Le mascherine sono diventate ormai oggetto di uso quotidiano. Le espressioni facciali risultano completamente annullate, le conversazioni sono sporadiche, più brevi e dirette. Questo fatto è stato messo alla luce anche da vari studi, come quello portato avanti dal Centro di Audiologia e Sordità di Manchester (ManCAD, Manchester Centre for Audiology and Deafness).

Le mascherine quindi hanno assunto due aspetti: da un lato, protezione e salvaguardia della propria salute, dall’altro una vera e propria barriera alla comunicazione. Barriera visiva, perché impedisce di affidarci al labiale e alla mimica facciale del nostro interlocutore, e barriera sonora, perché in effetti le mascherine hanno portato alla luce problemi di udito insospettabili.

“Grazie” alle mascherine infatti, in molti hanno avuto la percezione di un problema di udito fino a quel momento sconosciuto, o magari non percepito con la dovuta attenzione. Per quanto la mascherina produca effettivamente una sorta di leggera barriera al suono, e quindi lo renda più difficile da udire, questo non è l’unico motivo per il quale l’utilizzo della mascherina si lega alla presa di coscienza di un problema di udito.

In realtà, come già accennato, la parte più importante che viene meno è quella visiva. Ci siamo accorti di quanto in realtà, durante le conversazioni, facciamo affidamento sulla lettura del labiale. In maniera del tutto inconsapevole il nostro cervello era solito concentrarsi anche sul movimento delle labbra, facendo sì che ciò che perdevamo “col suono”, lo recuperavamo con “gli occhi”. Questo succedeva, e succede, sia per i normoudenti che per chi ha problemi di udito. Tuttavia, venuto meno l’aiuto prezioso del labiale, un normoudente riesce a compensare comunque questa mancanza con un attenzione maggiore sul suono. Chi ha problemi di udito, invece, si è accorto che senza il labiale molte delle parole di una conversazione erano perse e incomprensibili.

Le mascherine sono l’unico modo che abbiamo per capire una perdita uditiva?
La mascherina quindi può essere un valido metodo per capire se si soffre di una perdita uditiva? In realtà, tranne che in rari casi, il calo dell’udito è un processo che non avviene in maniera repentina e dall’oggi al domani. Piccoli segnali possono essere utili per far scattare un campanello d’allarme. Non afferrare bene le parole, tenere la tv alta, avere difficoltà a seguire una conversazione fra più persone… Possiamo dire che le mascherine sono diventate un altro piccolo segnale che ci può far capire se abbiamo dei problemi di udito.

Come per ogni campo, la prevenzione e un tempestivo intervento sono il modo migliore per affrontare un problema di salute. L’esame audiometrico è il metodo più semplice e rapido per toglierti ogni dubbio. Non aspettare!