Gli apparecchi acustici sono piccoli dispositivi elettronici che, montati dietro o dentro l’orecchio, permettono alle persone con problemi di udito di sentire meglio, anche in ambienti particolarmente rumorosi.
Conosciuti anche con il nome di protesi acustiche, gli apparecchi acustici sono di fatto degli amplificatori di suoni.

Il primo apparecchio acustico fu creato nel XVII secolo. Il passaggio agli apparecchi acustici moderni iniziò con la creazione del telefono e il primo apparecchio acustico elettrico fu creato nel 1898. Verso la fine del XX secolo fu distribuito commercialmente al pubblico l’apparecchio acustico digitale. Alcuni dei primi apparecchi acustici erano apparecchi esterni. Gli apparecchi acustici esterni dirigevano i suoni davanti all’orecchio e bloccavano tutti gli altri rumori. L’apparecchio si sarebbe dovuto inserire dietro l’orecchio o al suo interno.

L’invenzione del microfono a carbone, dei trasmettitori, del chip di elaborazione del segnale digitale o DSP e lo sviluppo della tecnologia dei computer hanno contribuito a trasformare l’apparecchio acustico nella sua forma attuale.

Hai acquistato il tuo primo apparecchio acustico e sei disorientato?

Se hai acquistato il tuo primo apparecchio acustico leggi i nostri utili consigli per familiarizzare col nuovo dispositivo e per abituarti a farne un uso consapevole.

Ricorda che l’apparecchio acustico è un dispositivo strettamente personale e, come tale, va utilizzato soltanto dal suo proprietario. Ciò non solo per ovvie ragioni di igiene, ma anche e soprattutto perché questi dispositivi sono programmati e modulati in modo specifico in base all’ipoacusia del loro portatore. Pertanto, se utilizzati da altri, potrebbero esseri manomessi o, peggio, causare a quest’ultimo problemi di udito.


Molto spesso accade che, dopo l’acquisto di un apparecchio, alla prima applicazione il paziente riscontri problemi ad abituarsi al nuovo dispositivo: potrebbero manifestarsi dolore, irritazione, aumento di cerume o fastidi legati alla percezione di rumori e suoni differenti da quelli a cui si era abituati. Ma occorre restare calmi e sapere che si tratta di ordinarie e fisiologiche reazioni del nostro orecchio al nuovo corpo estraneo al quale non è abituato. Parlane con l’audioprotesista che saprà accompagnarti in questo percorso.

Tieni il più possibile l’apparecchio acustico lontano da fonti di calore e umidità. Non fare il bagno o la doccia indossandolo, ad esempio, e qualora dovesse bagnarsi troppo, evitare di asciugarlo avvicinandolo a fonti di calore eccessivo come il phon. Basterà lasciare aperto il vano batteria e il dispositivo sarà nuovamente pronto all’uso dopo 24 ore.

Infine ricorda sempre che una buona manutenzione dell’apparecchio non può prescindere da due regole essenziali: per prima cosa utilizzare sempre batterie nuove per l’apparecchio, restituendo le vecchie all’audioprotesista (se si prevede di non utilizzare l’apparecchio per un tempo prolungato è preferibile rimuovere le batterie); in secondo luogo, pulire l’apparecchio acustico ogni mattina seguendo dettagliatamente le indicazioni del proprio audioprotesista di fiducia.